La scorsa settimana abbiamo condiviso il progetto Emergo Giornale, nato dall’incontro tra numerose redazioni studentesche di tutta Italia.

Abbiamo chiesto a Matteo, 18 anni, che da tempo frequenta il nostro CAG, di raccontarci la sua esperienza di redazione. Matteo, infatti, è diventato il direttore del giornale scolastico del Liceo Volta, e rappresenta un esempio di quella “cittadinanza attiva” che il CAG vuole promuovere ogni giorno con gli adolescenti.

Da dove è nata la tua passione per il giornalismo? Quando hai iniziato a scrivere per il giornale della scuola?

Ho scoperto un po’ per caso la mia passione per il giornalismo. Ero in seconda media quando un mio compagno mi propose di fondare un giornalino della scuola, chieste le opportune autorizzazioni riuscimmo a coinvolgere un gruppetto di ragazzi e a pubblicare tre numeri. Il progetto purtroppo non continuò però mi diede ispirazione e quando in prima liceo scoprii che la mia nuova scuola aveva un giornalino partecipai subito. Inizialmente non scrissi alcun articolo, infatti devo ammettere che la mia scrittura di allora non era un granché, tuttavia partecipavo all’impaginazione e alla stampa del giornale, dalla seconda superiore inoltre iniziai ad occuparmi del sito web del giornale, e dovetti arrivare in quarta superiore per iniziare a scrivere, ammettendo che in fondo non ero così male come pensavo.

Da quanti ragazzi è composta la redazione? Come vi dividete i compiti?

Attualmente la redazione è composta da circa 30 ragazzi in una scuola di 1200 persone. All’interno della redazione la maggior parte di noi scrive articoli, spesso a coppie o in piccoli gruppi, ma ci sono diversi ragazzi che partecipano disegnando la copertina, occupandosi della pagina Instagram, del sito e del canale YouTube, c’è poi chi unisce più ruoli ed oltre a scrivere, corregge le bozze e impagina il giornale. Sembra strano ma se avessimo solo gli autori non esisterebbe la nostra rivista, infatti per pubblicare un giornale è fondamentale chi lo corregge, chi lo impagina, chi lo pubblicizza o lo distribuisce agli studenti.

Come scegliete gli argomenti?

Nel giornale sono presenti alcune rubriche fisse, come quella cinematografica, letteraria, culinaria, delle “FakeNews” e molte altre, che costituiscono la meta del giornale. L’altra metà contiene articoli di vario genere, che di solito riguardano eventi importanti di attualità, come il resoconto degli incendi in Australia o un articolo sulle elezioni americane; articoli sulla scuola per raccontare un episodio accaduto nel nostro liceo o divulgare i dati di un sondaggio fatto agli studenti; articoli culturali in cui si parla di un tema sociale come il femminismo o la giornata contro le mafie e altro ancora in base al periodo dell’anno. Gli articoli vengono proposti in redazione pensandoli per quando dovrà uscire il numero e tutti i redattori possono proporre o scegliere di scrivere un articolo.

Come è nata l’idea di “Emergo Giornale”?

Emergo Giornale è una realtà differente dalla redazione scolastica, infatti è una rete di redazioni su scala nazionale che ha come obbiettivo la collaborazione tra ragazzi di tutta Italia. I direttori dei giornalini scolastici si accordano sulle tematiche di scrittura e organizzano delle collaborazioni discutendone con le proprie redazioni ; attualmente la mia redazione collabora con alcuni ragazzi di Torino, Milano e Bari.

L’idea nasce dal fatto che quest’anno non si è tenuto il  CISS (convegno italiana stampa studentesca), momento di incontro e confronto tra redazioni di tutta Italia, per questo motivo abbiamo cercato un modo per condividere le nostre idee come avremmo fatto in quel contesto e abbiamo pensato di farlo attraverso un giornale condiviso.

La redazione di un giornale: un’esperienza di cittadinanza attiva

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